10 Dicembre 2025

Arriva la banca dati mondiale sugli immobili: cosa cambia per proprietari e affitti

Il sistema fiscale internazionale compie un passo importante verso una gestione più trasparente dei patrimoni immobiliari. Il 4 dicembre, 25 Paesi – tra cui l’Italia – hanno firmato una dichiarazione congiunta per avviare lo scambio automatico di informazioni sui patrimoni immobiliari detenuti all’estero, compresi gli immobili dati in affitto, anche per locazioni brevi.

L’iniziativa punta a creare una banca dati mondiale degli immobili, con l’obiettivo di rafforzare la lotta all’evasione fiscale e garantire un monitoraggio più accurato dei beni immobili posseduti oltre confine.

Un nuovo capitolo nella cooperazione fiscale internazionale

La strategia segue la stessa linea già adottata negli ultimi anni per gli asset finanziari.
Grazie allo Common Reporting Standard (CRS) e al Crypto-Asset Reporting Framework (CARF), lo scambio automatico di informazioni su conti finanziari e cripto-attività è già realtà.

L’anello mancante era rappresentato dagli asset non finanziari, tra cui gli immobili.

L’accordo multilaterale – denominato International Property Information Multilateral Competent Authority Agreement (IPI MCAA) – è stato sviluppato dall’OCSE e mira ad allineare le amministrazioni fiscali dei Paesi aderenti verso un sistema più trasparente e omogeneo.

Tempistiche: operatività prevista tra il 2029 e il 2030

I Paesi aderenti si impegnano a rendere il sistema operativo entro il 2029 o il 2030, seguendo le procedure legislative interne.

Gli obiettivi sono:

  • rafforzare la trasparenza fiscale globale,
  • contrastare l’elusione e l’evasione internazionale, fenomeni che riducono le entrate pubbliche e creano disparità tra contribuenti.

La speranza è che altre giurisdizioni si aggiungano all’iniziativa, ampliando ulteriormente la rete di scambio delle informazioni.

Cosa significa per i contribuenti italiani

L’Italia dispone già di strumenti avanzati per il monitoraggio fiscale degli immobili posseduti all’estero.
L’Agenzia delle Entrate incrocia i dati ricevuti dall’estero con quanto dichiarato nel quadro RW, obbligatorio per i residenti con beni immobili oltre confine.

Chi possiede un immobile all’estero è inoltre soggetto all’IVIE (Imposta sul Valore degli Immobili Esteri).
Se l’immobile non è dichiarato o l’imposta non viene pagata, possono scattare:

  • lettere di compliance, per invitare il contribuente a chiarire la propria posizione;
  • accertamenti fiscali, con sanzioni che possono arrivare fino al 25% del valore dell’immobile non dichiarato.

Con il nuovo sistema di scambio automatico, questi controlli diventeranno più rapidi, più completi e più capillari.

Impatto sul mercato delle locazioni

L’iniziativa riguarda anche gli immobili dati in affitto, inclusi gli affitti brevi.
L’obiettivo è garantire un allineamento delle informazioni fiscali tra i Paesi, evitando situazioni di opacità nella gestione dei redditi da locazione all’estero.

Per i proprietari che affittano immobili fuori dal territorio nazionale:

  • sarà più difficile omettere la dichiarazione dei redditi prodotti oltre confine;
  • sarà necessario mantenere una documentazione completa e aggiornata;
  • sarà importante monitorare attentamente obblighi fiscali e scadenze nel Paese in cui l’immobile è situato.

Verso un ecosistema immobiliare più trasparente

La creazione di una banca dati internazionale sugli immobili rappresenta uno dei progetti più ambiziosi degli ultimi anni in materia fiscale.
Il suo successo potrebbe ridefinire il modo in cui gli Stati monitorano il patrimonio immobiliare e i redditi da locazione, promuovendo un mercato più:

  • trasparente,
  • sicuro,
  • equilibrato per tutti gli attori coinvolti.

L’introduzione della banca dati mondiale sugli immobili rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e correttezza fiscale a livello globale. Per proprietari e operatori del settore, questo nuovo quadro internazionale può contribuire a ridurre rischi, incertezze e pratiche elusive che spesso penalizzano chi opera in modo regolare.

In Rent2Cash vediamo in questa iniziativa un’evoluzione positiva: un ambiente più chiaro e monitorato favorisce un mercato immobiliare più stabile e affidabile. La trasparenza, soprattutto sugli immobili detenuti all’estero e sui redditi da locazione, è infatti un elemento chiave per garantire fiducia tra proprietari, inquilini e operatori.

Continueremo a seguire l’evoluzione dell’accordo e i futuri passaggi operativi, per offrire ai nostri utenti informazioni aggiornate e strumenti sempre più affidabili per gestire i propri immobili con sicurezza e consapevolezza.

Ti è piaciuto questo articolo? Rimani sempre aggiornato sul mondo degli affitti

Compila il form e unisciti alla community!

 
rent2cash
Rent2Cash è un servizio innovativo che permette ai proprietari di immobili affittati, sia privati che aziende, di incassare in anticipo fino a 36 mesi di affitto. Un’alternativa ai prestiti tradizionali che semplifica la gestione degli affitti e protegge dai rischi di morosità.
ULTIME NOVITÀ
10 Dicembre 2025

Arriva la banca dati mondiale sugli immobili: cosa cambia per proprietari e affitti

Il sistema fiscale internazionale compie un passo importante verso una gestione più trasparente dei patrimoni immobiliari. Il 4 dicembre, 25 Paesi – tra cui l’Italia – […]
3 Dicembre 2025

3° Rapporto sul Mercato Immobiliare 2025 di Nomisma: mercato in crescita e domanda di affitto in aumento

Il 3° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2025 di Nomisma, presentato lo scorso 25 novembre, offre una fotografia aggiornata e molto interessante del settore residenziale italiano. Dopo […]
28 Novembre 2025

Riduzione del canone di locazione nel periodo Covid: cosa dice la Cassazione

Durante l’emergenza Covid-19 molti imprenditori e professionisti si sono trovati nella situazione di non poter svolgere la propria attività a causa delle restrizioni imposte dallo Stato. […]
26 Novembre 2025

Mercato immobiliare 2025: domanda in forte crescita, offerta in difficoltà. L’analisi FIMAA-Confcommercio

L’ultima Indagine FIMAA-Confcommercio sul mercato immobiliare residenziale italiano fotografa un 2025 dinamico, vivace, ma attraversato da un crescente divario tra ciò che cercano gli acquirenti e […]
Richiedi subito