La Giunta Capitolina ha approvato la memoria n. 45 del 10 giugno 2025, con la quale avvia ufficialmente un percorso verso una stretta sugli affitti brevi nella capitale.
L’obiettivo? Contenere gli effetti negativi delle locazioni turistiche sulla disponibilità di alloggi per i residenti, sull’identità dei quartieri e sul mercato immobiliare.
Cosa prevede la proposta?
📌 È in arrivo un nuovo regolamento per disciplinare la locazione di immobili a uso residenziale per fini turistici, che dovrà ora essere approvato dall’Assemblea Capitolina.
📌 Il testo si basa sulla Legge Regionale Lazio 13/2007 (modificata nel 2022), che consente a Roma di fissare criteri specifici per limitare gli affitti brevi in zone “sensibili” della città.
Le novità urbanistiche più rilevanti
🏠 Nasce la nuova sottocategoria “abitazioni ad uso ricettivo” all’interno del comparto residenziale.
🚫 Il Comune potrà vietare o limitare il cambio di destinazione d’uso verso attività turistiche o commerciali in aree centrali e storiche, per salvaguardare la funzione abitativa e contrastare la pressione abitativa crescente.
Perché è importante
Secondo la Giunta, il boom degli affitti brevi sta snaturando il tessuto sociale di molti quartieri, riducendo gli alloggi per i residenti e contribuendo all’aumento dei canoni.
Con questa proposta, Roma si unisce ad altre città italiane ed europee che stanno cercando di regolare l’uso turistico degli immobili, spesso a scapito della residenzialità.
La proposta dovrà essere esaminata e votata dall’Assemblea Capitolina. Si tratta comunque di un primo passo importante, in attesa di un intervento normativo nazionale che dia ai Comuni strumenti chiari e uniformi per gestire il fenomeno degli affitti brevi.
Fonte: Roma Capitale – Memoria Giunta Capitolina n. 45 del 10 giugno 2025