19 Giugno 2025

Manutenzione in affitto: guida completa per il locatore

Quando si affitta un immobile, uno degli aspetti più delicati da gestire riguarda la manutenzione: chi deve occuparsene? Chi sostiene i costi? Cosa succede in caso di guasti, rotture o lavori?

Domande che ogni locatore si è posto almeno una volta, soprattutto quando iniziano a sorgere i primi problemi tecnici o quando l’inquilino si rivolge al proprietario per richiedere un intervento.

In questa guida facciamo chiarezza su tutto ciò che c’è da sapere. In particolare vedremo:

Il punto di partenza è l’articolo 1576 del Codice Civile, che afferma:

“Il locatore deve eseguire, durante la locazione, tutte le riparazioni necessarie, eccettuate quelle di piccola manutenzione, che sono a carico del conduttore.”

Cosa significa?

  • Il proprietario è responsabile degli interventi strutturali o straordinari, necessari al corretto funzionamento e alla sicurezza dell’immobile.
  • L’inquilino si occupa della manutenzione ordinaria, cioè quegli interventi legati all’usura quotidiana, a cui è normale andare incontro con l’utilizzo dell’abitazione.

Il principio generale è semplice: chi usa l’immobile gestisce l’usura, chi lo possiede si prende cura della sua solidità.

La manutenzione ordinaria comprende interventi semplici e frequenti, legati all’utilizzo normale dell’immobile.

Sono a carico dell’inquilino, ad esempio:

  • sostituzione di lampadine, prese elettriche, interruttori;
  • riparazione o sostituzione di rubinetti, guarnizioni, sifoni;
  • pulizia e manutenzione regolare della caldaia;
  • tinteggiatura delle pareti, se deteriorate dall’uso;
  • piccoli interventi su tapparelle, serrature, maniglie;
  • manutenzione degli infissi (es. lubrificazione, regolazione);
  • pulizia periodica di grondaie, ventilatori, filtri;
  • sostituzione di elementi consumati, non per guasto o vetustà.

🎯 Obiettivo: mantenere l’immobile in uno stato decoroso e funzionale durante l’utilizzo quotidiano.

Rientrano in questa categoria le riparazioni importanti, legate a malfunzionamenti non imputabili all’inquilino o alla vetustà dell’immobile e dei suoi impianti.

Sono a carico del locatore:

  • sostituzione della caldaia per guasto grave o obsolescenza;
  • rifacimento impianti elettrici o idraulici;
  • infiltrazioni d’acqua, perdite strutturali o da tubazioni murate;
  • riparazione del tetto, dei solai, delle pareti portanti
  • adeguamenti normativi (es. messa a norma dell’impianto gas)
  • sostituzione infissi, finestre, porte danneggiate non per dolo
  • ristrutturazioni parziali o totali, anche se parzialmente richieste dall’inquilino
  • guasti su elettrodomestici forniti dal locatore, salvo uso scorretto

🎯 Obiettivo: garantire che l’immobile sia sicuro, abitabile e conforme alle norme.

Non sempre la distinzione tra spese ordinarie e straordinarie è così netta. Esistono casi ambigui che spesso generano incomprensioni:

🛠 SituazioneChi paga?💡 Note utili
Caldaia: manutenzione annualeInquilinoObbligo di legge, salvo accordi diversi
Caldaia: guasto irreparabileLocatoreSe non è colpa dell’inquilino
Lavatrice rotta (fornita dal locatore)LocatoreSolo se non è uso scorretto
Persiane rotte dal ventoLocatoreSalvo dolo o incuria
Tinteggiatura finaleDipendeSpecificare nel contratto
Termosifone che perdeLocatoreSe non causato da manomissioni

Il contratto fa la differenza

Il contratto è lo strumento principale per prevenire dispute. Può integrare e precisare quanto previsto dalla legge, sempre rispettando i limiti normativi.

Ecco cosa non dovrebbe mai mancare:

  • una sezione dedicata alle manutenzioni ordinarie e straordinarie;
  • la procedura per richiedere interventi urgenti;
  • i tempi entro cui il locatore deve intervenire;
  • le modalità di rimborso, se l’inquilino anticipa le spese.

👉 Aggiungere una tabella riepilogativa allegata può essere molto utile (la trovi alla fine di questo articolo).

E se il locatore non interviene?

Se il locatore non effettua le riparazioni dovute, l’inquilino può:

  • sollecitarlo formalmente per iscritto (email PEC o raccomandata);
  • in caso di urgenza, intervenire in autonomia e chiedere il rimborso;
  • nei casi più gravi, chiedere una riduzione del canone o agire legalmente.

Il consiglio è sempre di evitare il conflitto diretto, ricorrendo prima al dialogo o a un professionista terzo.

🔵 Locatore 🟡 Inquilino
Sostituzione caldaia per guasto o vetustàPulizia annuale della caldaia
Rifacimento impianti elettrici o idrauliciSostituzione lampadine, prese, interruttori
Infiltrazioni e danni strutturaliManutenzione sifoni, rubinetti, scarichi
Sostituzione infissi danneggiati (no dolo)Piccole riparazioni su tapparelle e serrature
Riparazione tetto, solai, muri, balconiGuarnizioni, cerniere, piccoli componenti usurati
Adeguamenti normativi (impianti, sicurezza)Tinteggiatura pareti (se deteriorate per uso)
Riparazione o sostituzione elettrodomestici forniti in dotazione (salvo dolo)Pulizia ordinaria di impianti e superfici

Casi ambigui da chiarire nel contratto:

  • Caldaia: manutenzione ordinaria all’inquilino, riparazione al locatore.
  • Elettrodomestici: se forniti dal locatore, guasti a suo carico (salvo uso scorretto).
  • Tinteggiatura finale: dipende da quanto stabilito nel contratto.
  • Manutenzioni urgenti fatte dall’inquilino: rimborsabili se il locatore è irreperibile.

La gestione delle manutenzioni in un immobile locato è uno dei temi più delicati e, se trascurato, può trasformarsi in un motivo di attrito tra locatore e inquilino.

Conoscere cosa dice la legge, distinguere le tipologie di spesa e prevenire malintesi attraverso un contratto ben fatto è la chiave per tutelare il tuo investimento immobiliare.

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