22 Maggio 2025

Guida IMU 2025: scadenze, calcolo, quanto si paga, cosa cambia

Come ogni anno, i proprietari di immobili sono chiamati a pagare l’IMU, l’Imposta Municipale Unica; è fondamentale restare aggiornati su esenzioni, novità normative e modalità di calcolo, per evitare errori e cogliere eventuali opportunità di risparmio.

La prima scadenza da segnare in agenda è il 16 giugno 2025, data entro la quale va versato l’acconto. In questa guida ti spieghiamo in modo chiaro chi deve pagare l’IMU, quali sono le esenzioni in vigore e come calcolare l’importo dovuto.

Novità normative e sentenze: cosa sapere

Resta confermata anche per il 2025 la sentenza n. 60/2022 della Corte Costituzionale, che ha stabilito l’esenzione IMU per gli immobili occupati abusivamente. I proprietari possono non solo sospendere il pagamento dell’imposta, ma anche richiedere il rimborso per le annualità precedenti, a condizione di dimostrare l’occupazione illegittima.

Chi deve pagare l’IMU nel 2025?

L’IMU è dovuta da:

  • Proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale, salvo eccezioni (ad esempio, abitazioni di lusso);
  • Chi possiede aree edificabili;
  • Titolari di diritti reali come usufrutto, uso, abitazione o superficie.

Restano esenti le abitazioni principali non di lusso (categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9).

Esenzioni confermate e aree colpite da calamità

Nel 2025 restano in vigore diverse esenzioni IMU, pensate per tutelare situazioni particolari e favorire la ripresa economica in territori colpiti da eventi straordinari.

Zone colpite da calamità naturali

È prorogata al 2025 l’esenzione per gli immobili situati nei comuni colpiti dai terremoti del 2012 e del 2016, come previsto dai provvedimenti emergenziali. L’agevolazione riguarda sia le abitazioni principali che altri edifici dichiarati inagibili o distrutti a causa degli eventi sismici. L’esenzione si applica anche agli immobili in fase di ricostruzione o ristrutturazione.

Immobili inagibili o inutilizzabili

Sono esentati dal pagamento IMU anche gli immobili dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati. È necessario presentare apposita documentazione tecnica e, in alcuni casi, una dichiarazione al Comune per ottenere il beneficio.

Immobili concessi in comodato d’uso

È prevista una riduzione del 50% dell’IMU per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado (genitori e figli), a condizione che:

  • il contratto sia registrato;
  • il comodante possieda un solo immobile in Italia, oltre all’abitazione principale;
  • il comodatario lo utilizzi come abitazione principale.

Canone concordato

Per gli immobili locati a canone concordato, è applicata una riduzione del 25% dell’IMU, a patto che il contratto sia regolarmente registrato e rispetti i parametri stabiliti dagli accordi territoriali.

Immobili occupati abusivamente

Confermata anche per il 2025 l’esenzione IMU per i proprietari di immobili occupati abusivamente. In seguito alla sentenza della Corte Costituzionale n. 60/2022, chi può dimostrare l’occupazione illegittima dell’immobile è esonerato dal pagamento e può richiedere il rimborso per gli anni precedenti, se l’occupazione è dimostrabile e documentata.

I Comuni potranno inoltre introdurre nuove esenzioni, in particolare per favorire la ripresa economica locale.

Dichiarazione IMU 2025: chi è obbligato

La dichiarazione IMU va presentata entro il 30 giugno 2025 da chi:

  • Ha usufruito di agevolazioni o esenzioni nel 2024;
  • Ha registrato variazioni rilevanti nella situazione degli immobili.

L’omissione della dichiarazione può comportare sanzioni e la perdita del beneficio fiscale.

Calcolo dell’acconto IMU e scadenze

Per l’acconto 2025, si utilizzano le aliquote stabilite dai Comuni per il 2024. Le nuove aliquote, se modificate, saranno pubblicate entro il 28 ottobre 2025.

📌 Date da ricordare:

  • 16 giugno 2025 → acconto
  • 16 dicembre 2025 → saldo

💡 Controlla il sito del tuo Comune per verificare le aliquote applicabili alla tua situazione.

L’IMU resta un appuntamento fiscale rilevante per chi possiede immobili in Italia. Le esenzioni confermate, le scadenze da rispettare e le possibili variazioni locali rendono fondamentale una gestione attenta e aggiornata della propria posizione.

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