In alcuni casi specifici, l’inquilino può chiedere al giudice la sospensione dell’esecuzione dello sfratto. Si tratta di un’eccezione prevista dall’ordinamento per tutelare situazioni personali o familiari particolarmente delicate.
Vediamo quando è possibile fare richiesta, quali motivi sono considerati gravi, come si presenta l’istanza e quali effetti produce.
Cos’è la sospensione dell’esecuzione dello sfratto
La sospensione consiste in un blocco temporaneo dell’intervento dell’ufficiale giudiziario che impedisce il rilascio forzoso dell’immobile.
Non cancella lo sfratto, ma ne rinvia l’esecuzione per un periodo limitato, solitamente fino a 120 giorni.
Quando si può chiedere la sospensione
La sospensione può essere richiesta:
- dopo la convalida di sfratto, prima dell’esecuzione;
- durante l’esecuzione, se intervengono fatti nuovi.
È una misura straordinaria, concessa solo in presenza di gravi motivi documentati.
Cosa si intende per gravi motivi
La legge non fornisce un elenco chiuso, ma i tribunali riconoscono come motivi idonei:
- motivi di salute (malattie gravi, invalidità, cure in corso).
- presenza di minori o persone fragili nell’immobile.
- situazioni economiche improvvise, come perdita del lavoro.
- emergenze abitative senza soluzioni alternative.
- cause di forza maggiore, es. calamità naturali o gravi eventi familiari.
📌 La semplice morosità non è sufficiente. Serve una documentazione solida che dimostri l’urgenza e la necessità di tempo.
Come si richiede la sospensione
Si presenta un ricorso in carta semplice al giudice dell’esecuzione. L’istanza deve essere motivata e documentata. Dev’essere inoltrata prima del primo accesso dell’ufficiale giudiziario (o tra un accesso e l’altro).
Allegati utili:
- certificazioni mediche;
- ISEE e documenti economici;
- dichiarazioni dei servizi sociali;
- copie notifiche di sfratto e provvedimenti.
Il giudice può concedere una proroga immediata (es. 30, 60 o 90 giorni) e convocare le parti per una valutazione più approfondita.
Cosa succede se la sospensione viene accolta
- L’intervento dell’ufficiale giudiziario viene posticipato.
- Il locatore non può richiedere l’accesso forzato finché dura la sospensione.
- Il conduttore mantiene il possesso temporaneo dell’immobile.
Alla scadenza della sospensione, se non ci sono nuove istanze, riprende l’esecuzione. Se persistono motivi urgenti, è possibile un’ulteriore richiesta, ma raramente viene concessa.
Quando non viene concessa la sospensione
La sospensione viene negata quando:
- i motivi sono generici o non documentati;
- l’inquilino ha pregresse morosità o sfratti;
- l’abitazione non è prima casa;
- il locatore dimostra bisogno urgente del bene (es. rientro, vendita, uso personale).
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❓FAQ
Cos’è la sospensione dello sfratto per gravi motivi?
È il blocco temporaneo dell’esecuzione dello sfratto in presenza di situazioni documentate di fragilità o urgenza.
Chi decide sulla sospensione?
Il giudice dell’esecuzione, su istanza motivata dell’inquilino.
Quanto dura la sospensione?
In genere 30–120 giorni. Può variare in base al caso.
Devo presentare dei documenti?
Sì, obbligatori: certificazioni mediche, economiche o sociali.
Blocca per sempre lo sfratto?
No, lo rinvia. L’ordinanza di convalida resta valida.